Quando si parla dell’eleganza francese più autentica, di quel savoir faire innato che certe persone oltralpe posseggono senza bisogno di ostentare gesti o look pretenziosi, non posso fare a meno di pensare alla classe di Jean Dujardin, di Juliette Binoche oppure, guardando al mondo del profumo, di Patricia de Nicolaï.
Per questo amo le sue creazioni, perché emanano questa sofisticazione semplice, una sobrietà barocca che profuma di tradizione e creatività.
La storia
Un altro buon motivo per amare Patricia de Nicolaï, è la passione con cui ha inseguito i suoi sogni in un mondo, quello della profumeria, tradizionalmente maschile e maschilista. Non era comune per una donna diventare profumiere nel secolo scorso, e fino alla fine degli anni ’80 la maggior parte dei profumieri erano per uomini. Pur essendo una di famiglia, le venne rifiutato anche solo uno stage da Guerlain. Eppure nelle sue creazioni si respira tutta la grandezza di questo DNA.
Ho vissuto nell’Hôtel Particulier di Guerlain per i primi vent’anni della mia vita. Siamo una grande famiglia e ciascuno aveva il suo angolo in questo mondo. Potrei raccontare molti aneddoti della mia infanzia, ma dovendo scegliere un momento, era il mattino quando venivo svegliata ogni giorno dall’intenso e ipnotico Shalimar che mia madre era solita mettersi. Non serviva una sveglia allora!
In compenso con l’appoggio di Jean-Paul Guerlain, di cui è la pronipote, riesce ad entrare nell’azienda di creazione Florasynth (oggi Symrise) e dopo soli due anni passa in Quest (oggi Givaudan), lavorando a fianco di Maurice Roucel e Sophia Grojsman che con lei firmerà Trésor di Lancôme. Proprio in questo periodo partecipa con la sua prima creazione Number One al Prix International du Jeune Parfumeur-Createur vincendolo nel 1988, prima donna in assoluto.
Nonostante fossi parte di un team che aveva creato grandi successi, non avevo ancora creato nulla da sola. Vincere questo premio mi diede grande visibilità nell’industria. Improvvisamente si accorsero che esistevo e si incuriosirono.
Cinque anni dopo, nel 1989, Madame Nicolai fonda con suo marito il proprio marchio Parfums de Nicolaï. In un’epoca in cui il mestiere di profumiere non era pubblicizzato e i compositori di profumi vivevano all’ombra dei grandi marchi, volersi affermare come creatrice, esprimersi liberamente e utilizzare le essenze più preziose per produrre fragranze di lusso che non fossero obbligate a seguire il mercato, era pionieristico.
Ho lasciato Quest perché ero vincolata dalla consuetudine di creare fragranze basate su gruppi di valutazione e indagini di mercato. Ero molto frustrata e volevo essere libera! Libera di creare quel che volevo e libera di gestire il mio tempo come madre di tre figli e con il quarto in arrivo. Mio marito Jean-Louis Michau mi ha aiutato molto.
Nello spirito della vera profumeria confidenziale, un profumiere indipendente che si prenda cura anche della produzione garantisce una libertà totale: anziché investire in marketing e pubblicità, Parfums Nicolaï investe in formule che non esitano a sfoggiare preziose materie prime naturali come l’oud o la mimosa – non necessariamente per tutti.
Sempre a tutela del prezioso patrimonio della profumeria francese, Patricia de Nicolaï ha accettato nel 2007 di succedere a Jean Kerléo come presidente dell’Osmothèque di Versailles, una collezione di oltre duemila profumi storici, da catalogare e revisionare costantemente, una conservatoria vivente in costante espansione, un inestimabile patrimonio culturale che testimonia quanto la profumeria fine sia un’arte. “Attraverso l’Osmothèque è possibile far crescere la nostra professione, raccontarne la storia e il talento dei creatori», chiosa Patricia de Nicolaï, che si è sempre battuta per difendere la profumeria artistica.
Infine, nel 2008, le viene conferita la Legion d’Onore, massima onorificenza per chi si è distinto nelle arti, nei mestieri e nelle lettere che, una volta di più, decreta Patricia de Nicolaï la Signora della Profumeria francese.
I profumi Nicolaï
Le creazioni Parfums de Nicolaï coniugano la più raffinata tradizione francese con la creatività e una strizzata d’occhio al gusto contemporaneo che le rende uniche, molto chic, ma anche così facili da amare e indossare ogni giorno.
Le Eau de Toilette
Cap Neroli
Immaginate il profumo di un promontorio di aranceti che si gettano nel mare, ed ecco Cap Neroli. Lo spettacolo di questa Eau de Toilette si apre su un anfiteatro affacciato sul mediterraneo. L’apertura è un balletto di agrumi, menta e rosmarino che annunciano l’entrata in scena del magnifico Neroli. Piccolo ma potente nell’aroma, questo fiore radioso è accompagnato da un bouquet di fiori bianchi che danzano a piccoli passi. Il muschio di quercia sigilla la fragranza come un messaggio inebriante in una bottiglia fra le onde.
Famiglia olfattiva: floreale
Note: petitgrain, arancia, rosmarino, neroli, fior d’arancio, muschio di quercia, muschio.
Fig tea
“Vorrei che piccola così, bastasse sempre al cuore mio la vita che riscalda una mattina d’estate” recita una canzone. Fig tea distilla in un jus dissetante questa gioia dei piaceri semplici, una fresca mattina di fine agosto, la pace del giardino rotta solo dal canto degli uccelli e un piccolo tavolo all’ombra dei fichi maturi, pane imburrato con un velo di marmellata d’albicocca e una buona tazza di tè corroborante, coi suoi accenti tostati per carburare meglio.
Famiglia olfattiva: floreale fruttata
Note: osmanthus, arancia, gelsomino, davana, coriandolo, mate, legno di guaiaco, ambra.
Vetyver
Legno spesso austero, la sua ruvidità burbera e quasi fumosa spesso ci fa dimenticare che il Vetiver nasce in isole lontane ed esotiche. La creatività di Patricia de Nicolaï si riappropria di questo fascino tropicale grazie a un garam masala che ci porta lontano dai cliché verso i banchetti opulenti dell’oriente. Un tripudio di spezie fragranti disegna su un solido tavolo di legno un intarsio verde e sfaccettato che invita a godere del vetiver in un modo inaspettato e misterioso.
Famiglia olfattiva: legnosa speziata
Note: petitgrain, galbano, vetyver, muschio di quercia, pepe nero, vaniglia, fava tonka, muschio.
Le Eau de Parfum
Vanille Tonka
La sottile linea nera che divide i sensi del gusto e dell’olfatto si chiama baccello di vaniglia. È anche la linea di confine dell’oriente fragrante. Patricia de Nicolai fa brillare la vaniglia come oro liquido in un orientale goloso di cannella e mandarino dove la dolcezza mandorlata del fior d’arancio e della fava tonka fiorisce sulla pelle. La vaniglia discreta, appena tostata è resa elegante nel fondo da un filo d’incenso che ci trasporta dalla pasticceria in un mistico palazzo.
Famiglia olfattiva: orientale floreale speziata
Note: limone, mandarino, fior d’arancio, gelsomino, cannella, pepe nero, incenso, vaniglia, fava tonka.
Le Eau de Parfum Intense
Patchouli Intense
Ombroso e vellutato, dall’India coloniale fino al movimento hippie, il patchouli è divenuto mitico. L’oriente fiabesco che Madame de Nicolaï dipinge attorno a questo legno si apre con agrumi luminosi e la sferzata aromatica della lavanda, un eco d’eleganza europea che si perde seguendo il canto del legno indiano, qui reso ancora più suadente dai melismi orientali d’incenso, ambra e spezie che si mischiano ai bagliori scintillanti del geranio e della bacca St. Thomas dal beat neohippie chic.
Famiglia olfattiva: orientale legnosa
Note: lavanda, geranio, cannella, bacche St. Thomas, patchouli, sandalo, cisto, incenso, ambra, muschio
Cuir Cuba Intense
Hasta la victoria siempre! Eroica e avventurosa come la frase del Comandante a Cuba, cuoio e tabacco, chez Nicolaï, si mischiano senza compromessi all’argento balsamico della salvia, che enfatizza il bouquet dolceamaro di anice, liquirizia e lavanda, la cui scia calda e intensa introduce il tabacco. Sono fragranti foglie rollate a mano su giovani grembi per il vizio del fumo che allude ad altri vizi, smodate perdizioni dalla dolcezza brutale e inebriante del miele e del muschio animale.
Famiglia olfattiva: cuoiata tabaccata legnosa
Note: anice, liquirizia, salvia, lavanda, geranio, magnolia, tabacco, patchouli, legno di cedro, muschio, zibetto.
Kiss me Intense
Spumosa come una nuvola in rosa pastello, Kiss me tender ha la dolcezza che solo i ricordi d’infanzia hanno. La ricetta della felicità secondo Madame Nicolaï mischia in un mortaio mandorle amare, anice ed eliotropio per creare un gourmand sfaccettato e chic come non mai. Come i soffici marshmallow, ogni spruzzo tira l’altro e via via affiorano vibranti di sole il fior d’arancio e l’ylang-ylang, sospinti dalla sensualità della bacca di vaniglia e della cannella per un’aura super-femminile, irresistibile.
Famiglia olfattiva: floreale orientale
Note: mandorla amara, limone, anice, heliotropio, gelsomino, ylang-ylang, fior d’arancio, chiodo di garofano, cannella, vaniglia, opoponax, muschio.
Sacrebleu Intense
Sacrebleu! Basta questa vecchia imprecazione francese per capire tutto il suo fascino retrò e provocatorio al tempo stesso. Questa fragranze simbolo di casa Nicolaï unisce infatti l’eco nostalgica dei grandi florientali speziati debut du siècle all’esuberanza quasi rock e fruttata dei fiori bianchi, soprattutto gelsomino e tuberosa, in uno show fragrante di cui è difficile annoiarsi. Il gran finale è assicurato dall’inconfondibile scia ipnotica di balsami, legno di sandalo e vaniglia, il sillage degno di una Diva.
Famiglia olfattiva: orientale floreale speziata
Note: bergamotto, mandarino, ribes nero, lampone, pesca, gelsomino, tuberosa, garofano, cannella, coriandolo, legno di sandalo, vaniglia, fava tonka, storace, benzoino, zibetto, castoreum, ambra.
Credits: pics courtesy of Nicolai Parfumeur web site